Operator / Sim Lock

L’ostruzionismo delle telco.

L’atteggiamento poco trasparente degli operatori telefonici è un dato così evidente che Iliad, il nuovo entrante,  ha fondato tutta la comunicazione pre lancio. Quando parla di vincoli e restrizioni pensiamo subito agli smartphone bloccati che non ci consentono di cambiare operatore.

Tramite il controllo del software del terminale mobile ceduto ai clienti gli operatori telefonici infatti possono applicare un blocco tramite due modalità denominate SIM lock e Operator lock. Con il SIM lock attivato, il terminale mobile può funzionare solo con l’inserimento di una determinata carta SIM fornita dall’operatore che offre il terminale ed il servizio di comunicazione mobile. Con l’Operator lock attivato, il terminale può funzionare solo con carte SIM dell’operatore di rete mobile che fornisce il terminale stesso.

Fortunatamente sul tema è intervenuta l’Agcom con la Delibera n. 9/06/CIR – “Disposizioni regolamentari in tema di blocco dei terminali mobili (SIM lock)”, stabilendo in 18 mesi la durata massima del periodo di blocco e l’obbligo per l’operatore di procedere gratuitamente allo sblocco dopo il termine.

Purtroppo l’Agcom non ha specificato le modalità con cui gli operatori devono procedere e il risultato è che risulta quasi impossibile ottenere lo sblocco di un terminale.

Vediamo ad esempio da procedura richiesta da Wind3 per lo sblocco di uno smartphone.

  1. Pur essendo nell’era digitale richiedono innanzitutto di stampare, compilare e firmare un modulo cartaceo. Il primo requisito quindi è di possedere una stampante funzionante e un PC.
  2. Copia di un documento di Identità: in questo caso serve sempre una fotocopiatrice o uno scanner collegato ad un PC. A cosa gli serve il documento del richiedente? Mi piacerebbe sentire il parere del garante della privacy su questo punto.
  3. Copia dello scontrino di acquisto. Questa è davvero una prova diabolica a distanza di 18 mesi è molto difficile essere ancora in possesso dello scontrino ed in ogni caso, essendo stampato su carta termica ci sono buone probabilità che non sia più leggibile. In assenza di prova di acquisto l’operatore potrebbe tenere come riferimento la data di cessazione della commercializzazione dell’offerta relativa al prodotto da sbloccare. In questo settore infatti l’obsolescenza è così veloce che difficilmente un prodotto può rimanere sul mercato per diversi mesi.
  4. Da ultimo chiedono di inviare un fax ad un numero verde. Non dispongono di una casella mail per la gestione di queste pratiche. Quindi serve anche una linea fissa oltre che ad un fax per poter uscire da questo impasse. E’ vero che ci sono servizi anche gratuiti che permettono l’invio di fax, ma chi si fida di inviare i propri documenti ad un server fax remoto che fa un servizio gratuito?

Come abbiamo visto anche in questo caso l’operatore ha trovato un modo per rendere impossibile di fatto l’esercizio di un diritto del consumatore.

 

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